corso di sushi emilia romagna

Utilizziamo i cookie per migliorare la vostra esperienza di navigazione. Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo. Cucina ottima e molto ricercata. uno dei migliori sushi della zona. Bellissimo il locale dove si può mangiare senza problemi oppure fare take away Ambiente molto informale e gradevole. Personale giovane e cortese. Pochi tavoli, offre anche il servizio take away. Proposte classiche ed innovative molto gustose, scelta ampia e variegata. Ottimo ristornante giapponese che lavora molto anche come take-away. Prezzi medi, qualità del cibo ottima, locale un po' rumoroso e (fatto molto soggettivo) tavolini scomodi. Locale carino e piccolo ma giusto, arredamento moderno, il personale molto gentile e veloce nel servizio, i sushi sono molto buoni e freschi preparati sul momento. Vi consiglio di ordinare e prenotare per evitare lunghe code.
Locale carino, servizio rapido ed efficiente. sushi at home rosarioIl giusto compromesso per mangiare sushi di qualità a buon prezzo.sushi delivery camden london Il ristorante è a modo take away , però si può anche degustare queste prelibatezze direttamente sul posto stando seduti ai tavoli interni anche su prenotazionewhere to buy sushi popper L équipe è cordiale e ti fa sentire come a casa, si ha la possibilità di scegliere ogni pietanza a piacere tramite menù, tramite la vetrina in esposizione o altrimenti tramite il consiglio dei...sushi grade salmon las vegas
Buongiorno, di recente ho cenato da voi con amici, c' ero già stato ma mi ero limitato a del take away. yo sushi plate pricesSushi e sashimi deliziosi, prezzi secondo me nella media, personale cortese e simpatico, insomma soddisfatto 😁. sushi new york meatpacking district Premessa: adoro mangiare sushi ma non ero mai stata all'Azuki prima di oggi. sushi new york meatpacking district Uramaki squisiti e tataki di tonno sublime. Servizio molto gentile e locale carino. Prezzi molto buoni in considerazione della qualita'. Ci tornero' molllllllllto presto. Io e la mia ragazza almeno un paio di volte al mese andiamo a cena e devo dire che non rimaniamo mai mai delusi. Da poco abbiamo assaggiato anche i loro dolci visto che non sono molto spinti. A
nche i dolci sono buonissimi. B Ho scoperto da poco questo posto, devo dire che essendo un'amante del genere mi sono trovato molto bene....il personale è molto carino ed educati. Il locale forse non è grandissimo ma risulta molto accogliente, pulito e tutto nuovo. I piatti sono ben presentati, curati bene, le porzioni mi sembrano ottime. Una bella scelta di birre straniere da 33cl, sicuramente tornerò... I migliori ristoranti giapponesi d'Italia scelti dai giapponesiVi piace la cucina nipponica ma sotto sotto pensate anche voi di non aver mai provato quella vera? Per assaggiare i piatti più autentici della tradizione, leggete qui. Abbiamo chiesto consiglio sui migliori indirizzi italiani a chi poteva intendersene di più: i giapponesi NON È TUTTO SUSHI QUELLO CHE LUCCICA«Nella sola Milano ci sono circa 350 insegne di ristoranti giapponesi, ma solo una quindicina di questi sono autentici, e la stessa proporzione vale per il resto dell’Italia». Parlando con Annalena De Bortoli, portavoce dell’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi si capisce subito che non è tutto sushi quello che luccica.
«Solamente a Milano, Roma, Torino e in qualche località turistica, si trovano ristoranti che preparano una vera cucina giapponese. La nostra associazione si è costituita proprio questo: per difendere e promuovere la conoscenza del cibo e della cultura del Sol Levante».Foto CorbisLa cucina giapponese ha iniziato a diffondersi in Italia verso la fine degli anni’70, soprattutto a Roma, città dove grazie alla presenza delle ambasciate e dei consolati le presenza straniera era più forte. Tutto ha inizio con la storia di Minoru Hirazawa, detto Shiro: era un allievo così bravo di una delle più importanti scuole di cucina del Giappone che il suo maestro lo mandò in Italia con lo scopo preciso di far appassionare gli italiani alla cultura gastronomica del suo Paese. Lui si trasferì e iniziò a lavorare per il ristorante Tokyo, il primo aperto in città (con gli anni Shiro ha aperto poi anche un suo ristorante, Poporoya a Milano). Per avere la migliore materia prima a portata di mano, selezionò una coltura di riso nipponico che fosse adatta alle risaie di Vercelli e organizzò una produzione italiana dei principali ingredienti giapponesi come tofu e miso.
Perché il segreto, quello che fa la differenza, che fa dire «questo è vero giapponese», sono proprio le materie prime. «Nei ristoranti in Italia si usa il riso che viene coltivato qui (e che spesso per la sua ottima qualità viene esportato persino in Giappone), le alghe passano dal mercato tedesco, mentre le birre vengono spesso commissionate dai giapponesi a produttori inglesi e tedeschi che devono seguire però un preciso disciplinare». Nella maggioranza dei "ristoranti giapponesi" che hanno una gestione cinese il problema è culturale: «Alcuni ingredienti delle due cucine sono simili, ma non uguali. Prendiamo per esempio la salsa di soia: sembra sempre la stessa, in realtà invece è come il vino per noi, ne esistono tante varianti. Anche i parametri di acquisto, conservazione e lavorazione del cibo tra giapponesi e cinesi non sono gli stessi. Insomma, un giapponese la differenza la sente». Ma noi italiani sappiamo distinguere un piatto buono dalla sua imitazione? Qui vi diamo gli indirizzi da cui partire: i migliori ristoranti giapponesi scelti dai giapponesi.
Eccoli divisi per città e raccontati da loro. MILANO (la triade perfetta Osaka-Sumire-Yoshi e altro)Masatake Soejima, sales manager, è di Nagasaki, ha 60 anni e gli ultimi 33 li ha passati in Italia (ha sposato una ligure). Non si definisce un esperto di sushi, ma un suo “consumatore affascinato”. «Quando devo accogliere i clienti giapponesi andiamo da Tomoyoshi Endo e da Osaka. Ci sono dettagli che in un buon giapponese vanno rispettati e qui lo fanno: il riso per il sushi va trattato con l’aceto e quando lo servono deve essere appena fatto, leggermente tiepido e non asciutto. Il filetto di pesce deve essere un po' più lungo della striscia di riso su cui è adagiato».Hiroyuki Anzai, consulente, viene da Yokohama: «Assolutamente da Osaka in Corso Garibaldi dove mangio spesso i ramen (spaghetti in brodo) o da Sumire per la tempura e i fritti».Un piatto di ramen (Corbis)Hodaka Yamamoto, architetto: «Yoshi è ottimo, anche se un po' costoso, Osaka non sbaglia mai, Sumire mi piace molto, sia per la cucina che per l'ospitalità giapponese-style.
Oltre al sushi hanno il tipico menù dei tradizionali locali giapponesi, gli Izakaya, una sorta di bar-osteria popolare. Provate i kushikatsu, spiedini di carne, frutti di mare e verdure in tempura».«Non bisogna scegliere il locale, ma lo chef. TAKA-san che lavorava da Kobo era il migliore, ma forse fin troppo per essere capito. A me piace molto HARU-san che trovate da Iyo. Solo lui fa "Il Sushi", taglia bene il pesce e il riso non è né troppo piccolo né troppo grande, perfetto. «Per la cucina fusion mi piace Wicuisine dove lo chef è srilankese ma ha l’anima del Sol Levante. Un ristorante molto raffinato è Yoshi in cui si trovano buon pesce alla griglia e zuppe, invece da Nozomi (viale Piave) si mangiano diversi piatti della cucina giapponese di tutti i giorni, non solo sushi». )ROMA (a ognuno il suo)Daisuke Sunada, agente di viaggio: «L’importante è l’armonia tra il pesce e il riso, il condimento e la freschezza. Solitamente mi piace andare da Take Sushi in zona Trastevere.
È gestito da cinesi ma c’è un cuoco giapponese che ha lavorato da Hamasei, uno dei ristoranti più buoni della città. Mi trovo bene anche da Hasekura dove mangio il sashimi e la tempura; la proprietaria è italiana ma ha sposato un giapponese».«A casa non cucino mai sushi, quando abbiamo voglia di mangiarlo andiamo da Zen in via degli Scipioni. Io prendo la tempura con il tè verde («non con il vino bianco!») e riguardo al sushi l'alga attorno al riso dev’essere sottile e non gommosa», altrimenti vuol dire che ha assorbito l’umidità del riso.Il ristorante Take Sushi (foto www.takesushi.it)Asako Ishihara, professoressa. «A pranzo vado da Sushi Ko (in via degli Irpini), un locale piccolo e familiare dove mangio sempre il piatto misto. Perché il sushi sia buono il riso deve essere morbido (ma non così tanto da rompersi) e non troppo rispetto al pesce».Kazunosuke Matsuura, archeologo: «In Italia il vero sushi non esiste. A me qui piace mangiare la pizza, la pasta e i piatti della cucina mediterranea».
Polvere di tè verde (Corbis)PESARO, FIRENZE e BOLOGNAKiyoko Miyagoshi è un’insegnante e tiene corsi di origami, abita a Rimini, ma per sushi e teriyaki (carne o pesce marinato e grigliato) va a Pesaro da Wabi sabi (piazza Matteotti). Sua sorella, Riyoko Miyagoshi, è una violinista e vive a Firenze. Tomo Sushi buono ed economico: con 24,50 euro mangia tutto quello che vuole. A Bologna, Haruka Arakawa, insegnante di giapponese all’Università della città, consiglia l’aperitivo da Haiku, dove il sushi è buono «anche se la gestione è cinese». Yoshiko Hirao, insegnante di ikebana di Tokyo, opta per il ristorante Higashi mentre per l'artista Tatsunori Kano conta molto l’interpretazione della cucina: «Il sushi lo mangio a casa mia cucinando come nella mia regione, Kansai», ci dice. Poi ci racconta la strana storia di un viaggio di molti anni fa in Costa Rica, quando è capitato a San Josè, nell’unico ristorante nipponico del Paese. Lui era il solo giapponese in mezzo a gente di tutto il mondo e il sushi lo cucinava un costaricano: «La cosa incredibile è che mi sembrò buono, ma in effetti avevo appena passato 15 giorni nella foresta pluviale».
Un piatto di teriyaki (Corbis) Ultimi Articoli_08 GENNAIO ‘17 10 hotel per una vacanza fuori dal comuneUn palazzo americano con vista sul lago, una townhouse a Londra per giocare a Sherlock, un castello da filosofi sul tetto d’Europa, un rifugio segreto a Roma: 10 hotel da poco sulla scena, tutti con una (bella!) storia, per un anno in fuga dai soliti posti04 GENNAIO ‘17 Settimana bianca Dolomiti: 16 offerte imperdibili1200 chilometri di piste tra 12 valli e 16 zone sciistiche: per ciascuna abbiamo cercato l'hotel perfetto per sette giorni sulla neve. Accoglienza, posizione, prezzo, ecco il meglio26 DICEMBRE ‘16 13 chalet per far l'amore tra le AlpiC'è tutto quello che avete sempre sognato per il vostro weekend romantico perfetto: il camino acceso, la neve, (parecchia) atmosfera. Pronti per la più memorabile delle notti invernali?18 DICEMBRE ‘16 16 super Spa tra le neviImmersi in acque calde mentre fuori nevica. Coccolati da massaggi guardando le cime imbiancate.
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